lunedì 18 maggio 2015

Un fidanzato per mia moglie: tra lodi e critiche, io sto con Marengo.

Riadattamento italiano dell'omonimo lungometraggio argentino, Un fidanzato per mia moglie si presenta in Italia con un cast di attori da tv e cabarettisti, per la maggior parte.
Quando ho visto il cast sono rimasto perplesso: Cucciari? Bizzarri? Kessisoglu? eppure ho scelto di vederlo. Ho fatto bene!
Cosa si può dire sulla regia di D.Marengo, è un ottimo regista e lo ha già dimostrato con Notturno bus, suo primo lungometraggio del 2008 che lo candidò al David di Donatello per il miglior regista esordiente. Questo film, a differenza del primo, è privo di altissime pretese... è una storia da raccontare, e a noi va bene così.
Marengo ha trasformato attori di tv in attori da cinema, non sono i soliti Luca e Paolo, non è la solita Cucciari ma mettono a disposizione la propria ironia ai propri personaggi.
Permettetemi di lanciarvi un paio di consigli sul film:
1) Diffidate del "critico" Maurizio Porri, una persona che, nei dieci film migliori presenti nelle sale piazza una classifica imbarazzante= 1. Avengers-Age of ultron 2.Doraemon e,solo nono, Mia Madre di Nanni Moretti.
2) Notate bene come la scenografia e le musiche accompagnano la trama del film, niente è casuale ma, mi permetto, una piccola critica va fatta alla scelta di Ale e Franz, non li ho per niente apprezzati in questo film, una prestazione sotto le loro capacità.
Insomma, sì, vedetelo perchè non è la classica commedia, se anche con qualche difetto è un film gradevole, senza pretese e che arriva su un tema delicato nella suo quotidianità, il divorzio veloce e semplice.
UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE= 70/100

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