lunedì 25 maggio 2015

The doors: a 20 anni dalla scomparsa, ci raccontano il poeta.

Oliver Stone, nel 2001, racconta la vita dell'ultimo poeta maledetto, non senza qualche intoppo, raccontiamo The doors.
La parte tecnica del film, audio, sceneggiatura, regia, scenografia etc... sarebbe da Golden globe, eppure non c'è mai stato un grande riconoscimento per questo film,
La cosa più particolare del film è l'atmosfera nella quale ci porta, psichedelica proprio come Morrison.Le musiche sono quelle dei Doors e alziamo le mani, ora: perchè questo film non merita grandi riconoscimenti?
L'errore più grande del film è la storia,Stone esagera ed enfatizza e, a volte , il personaggio poetico Jim Morrison, diventa quasi un buffone, un giullare. La critica e Ray Manzarek,che aveva fornito le informazioni per la produzione, ci sono rimasti malissimo, insieme a tanti fans del cantante come me.
Il film, tuttavia, non è da buttare, la follia e il genio di Morrison appaiono comunque chiari a noi "comuni mortali" e consiglio di vederlo.
Il momento della rottura di Morrison con la comune musica del tempo è segnata, come nella realtà, dalla famosa frase:
Father? yes son? I want to kill you! Mother...i want to fuck you. (The end)
Insomma, non il miglior modo per ricordare Morrison, ma un modo che può colpire.
THE DOORS: 64/100

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