La trama è semplice, tra tanti robot impegnati nelle forze di polizia, Deon crea Chappy, sostenuto da una coscienza ricreata artificialmente; resasi conto della pericolosità di un essere senziente, la casa di produzione cercherà di distruggere Chappy con un robot, in partenza, scartato dalle forze di polizia.
La prima nota di dissenso verso gli stati di polizia e verso chi produce armi arriva nella prima action scene del lungometraggio firmato Città del Capo, due criminali scendono da un veicolo e,le loro armi, ricordano armi giocattolo che,confrontate alle armi in possesso della polizia robotica, rischiano di diventarlo sul serio.
La pubblicità nel film è data quasi esclusivamente dalla presenza del famoso duo dei Die Antwoord: le loro canzoni, simbolo della neoribellione Sudafricana, ci accompagnano per tutto il film.
In questo film nulla è casuale, i nomi, i simboli, le bandiere, sono posti da una scenografia volta a creare l'effetto che ti aspetti in uno stato di polizia e la domanda perenne, che si muove nella linea sottile tra bene e male, è: ma un potere così forte dato alla polizia non pensante è giustizia o repressione?
Il tutto, essendo un prodotto Blomkamp, non può che essere condito da effetti speciali spettacolari ma sempre rilevanti al fine del proseguimento della trama.
La regia e le locations meritano un applauso, i dialoghi e gli attori meno ,ma comunque resta un film da vedere e da leggere nel suo significato più profondo.
Insomma, Blomkamp mi ha tenuto attaccato due ore ad uno schermo per un genere che non si mescola con i miei gusti. Dando un voto finale,come mio solito, all'intero prodotto, lo riporto su scala 100.
Humandroid (Chappy): 76/100
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